
Allora, finiamola con la solita ipocrisia occidentale: la Cina non è un paese democratico. Non dovrebbe essere "un partner commerciale del nostro Paese" . Dovrebbe ancora, eccome, far parte della lista nera dei paesi dove non si rispettano i diritti elementari degli uomini (a proposito: che tempismo, signor Bush, nel dire solo una settimana fa, prima della rivolta in TIbet, esattamente l'opposto). E' un Paese dove non c'è rispetto per nessuno, nemmeno per il clima. Insomma, facciamo qualcosa di concreto per manifestare il nostro dissenso: boicottiamo le Olimpiadi. Anzi lanciamo un sondaggio sul nostro blog: siete d'accordo oppure no, nel non andare a Pechino per i giochi di quest'estate?
3 commenti:
E' possibile recuperare il link alle tempestive dichiarazioni di Bush?
boicottaggio per me...
No Nanni, la Cina non è un paese democratico. Ma l'ipocrisia occidentale era il caso di seppellirla anni fa quando le Olimpiadi gliele abbiamo assegnate/concesse.
Il boicottaggio a questo punto è inutile. Non andare a Pechino "per non rendersi complici di un massacro" serve soltanto a dare una lucidata alla propria coscienza, non aiuta certo i tibetani: boicottare le olimpiadi, e spegnere i riflettori non farebbe che rinfocolare il nazionalismo cinese, provocando una repressione ancora più dura nonchè facilitata appunto dai riflettori spenti. Riflettori e telecamere che invece userei in altro modo: chiediamo agli atleti che saliranno sul podio di farlo con una bandiera del tibet. Loro sono sanzionabili solo dal CIO, non dal partito.
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