Due notizie hanno catalizzato la mia attenzione. In Galles un ragazzo che nel 2006 aveva vinto 1,3 milioni di sterline alla lotteria, dopo un po' ha deciso di tornare a lavorare da McDonald's perché gli mancavano i suoi compagni di lavoro e perché "ti puoi riposare solo per un po', la vita va oltre i soldi". Nelle stesse ore, in Italia, un ragazzo che fino a qualche mese fa apriva e chiudeva tutti i nostri telegiornali, Alberto Stasi, si è laureato con 110 e Lode. E' ancora l'unico indagato per l'omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi, ma prove non ce ne sono.
Dall'esterno le due storie ci suonano strane, fuori dall'ordinario. E invece pensateci, per l'uno e per l'altro la questione è semplice: la vita continua.
5 commenti:
Educational? No Cafonal? Ahi-Ahi-Ahi!
Anyway... due ottime storie di prestigio e scioltezza
mmm... forse è questa la chiave di tutto, altro che 118 e numeri maledetti... forse Hugo/Hurley/Coso dopo aver vinto 165 milioni di dollari doveva semplicemente tornare a lavorare al mc donald's dei polli invece di darsi alla pazza gioia!!!
e sembra che si assomiglino pure...
mi viene in mente la puntata di voyager di mercoledì sera, che ho sentito in dormiveglia: numerosi bambini ricordano eventi e persone lontane nello spazio e nel tempo, flebili prove di una presunta trasmigrazione delle anime. anche per il soffio che anima il nostro corpo, dunque, la vita sembra continuare. secondo gli induisti, però, le anime smettono di reincarnarsi quando hanno compreso ciò che dovevano comprendere, e allora arriva la luce.
E la consapevolezza superiore potrebbe essere nascosta anche in un macbacon!!!
Come diceva John Lennon: "la vita è ciò che ti accade mentre sei occupato a fare altri piani", nel bene e nel male. Ed è una salvezza poter tornare ad occuparsi dei propri piani dopo che la vita ti ha scosso con un sonoro ceffone (perché anche la vincita di una lotteria può fare male come uno schiaffo). Ma la domanda è: quanti segni lascia quel ceffone?
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