venerdì 25 luglio 2008
L'agenda Legata
Con il cav a mollo (strepitose le foto di Chi + quelle nuove a Portofino di Repubblica) nel suo brodo Alfano (rigorosamente ristretto a quattro cariche), è bene mettere le mani avanti: a settembre sarà battaglia!
intanto Maroni vola da McCain
e Tremonti ci racconta che un mondo è finito... e con la scusa di parlare di economia, parla soprattutto di politica
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71 commenti:
Noi facciamo una politica di sinistra. Dall'opposizione solo chiacchiere.
In autunno federalismo fiscale, giustizia e legge elettorale per le Europee.
Per il federalismo fiscale ci vorranno anni. Un conto è l'approvazione del disegno di legge, un conto è la sua attuazione.
da Una bicamerale leghista
A prescindere dalla condivisione delle proposte leghiste in materia di riforme (alcune certamente condivisibili, altre assai meno) attribuire al partito di Umberto Bossi la guida della Commissione potrebbe assicurare, infatti, un duplice risultato. Il primo consiste nel garantire una iniezione di sicuro attivismo (e probabile concretezza) ad un organismo spesso utilizzato, in passato, più per sterilizzare la questione-riforme che per affrontarla davvero: salvo smentite, è infatti difficile immaginare una Lega che si presti a giochini e insabbiamenti ai danni di un tema che ne è da sempre la bandiera. Il secondo possibile risultato sarebbe quello di sottoporre il partito di Bossi a una sorta di «prova della verità» circa la sua reale volontà riformatrice: sono almeno quindici anni, infatti, che la Lega fa leva (anche elettoralmente) sul suo anelito federalista e innovatore, eppure - pur avendo passato almeno la metà di questo tempo al governo del Paese - il suo «bottino» riformatore è desolantemente scarso. Metterla alla prova in un ruolo di sicura direzione potrebbe permettere - tra le altre cose - di valutarne una volta per tutte la coerenza e l’onestà delle intenzioni (fare riforme e federalismo davvero, e non tenerli nel limbo per utilizzarli ciclicamente come cavalli di battaglia elettorali).
Intanto Giuliano Ferrara ha interrogato Veltroni sul tema del dialogo in generale, impossibile, e sulla riforma federalista in particolare, mai insieme con chi soffia sul fuoco della xenofobia, sebbene il federalismo fiscale resti un tema interessante per il Paese e per la democrazia.
Quello che proponiamo, non è il federalismo della Padania, è il federalismo di tutti, che aiuti le regioni più indietro a svilupparsi e quelle più avanti a crescere ancora. Siamo pronti al dialogo con tutti (...) Il mio lavoro non ha avuto e non avrà pregiudizi politici.
Vabbè stando così le cose il federalsimo lo potete fare con noi della Red, coi popolari 'abbruzzesi' e perché no anche col governatore della Puglia e futuro capo-rifondatore comunista Nichi Vendola. Con Casini, poi si vedrà. E magari vi diamo pure questa presidenza della bicamerale di cui si parla. Alla faccia di Uòlter e della sua incapacità di affrontare il nodo giustizia, come gli ricorda oggi Polito sul Riformista. E soprattutto alla faccia di Repubblica, che vuole cavalcare il giustizialismo e vuole trasmettere a puntate la Telecommedia. E alla faccia del suo editore CDB che si propose come tessera N°1 del Pd, indicando come futura classe dirigente due perdenti.
Ok non l'ha detto, ma quante possibilità ci sono che l'abbia sviscerato in compagnia alla Red?
Ma bottana la miseriaccia, non mi chiedete mai che ne penso, quando fate questi ragionamenti sul fisco federale.
Il Sud deve avere quel che spetta in proporzione agli abitanti, più un fondo speciale per uscire dal declino. In vent'anni ce la possiamo fare.
Nulla. Dopo aver ascoltato le buone intenzioni dei gattopardi siciliani, si è semplicemente messo a scrivere la nuova bozza di secessione. L'Italia terminerà a Orte e Buffon può pure andare a giocare nel Palermo.
Si pensi al caso di Umberto Bossi del quale non si è ancora capito se si tratta di un leader xenofobo e parafascista, praticamente un delinquente, una minaccia per la democrazia, oppure di una costola della sinistra, uno con cui, magari, si può essere disposti a fare un po' di strada «federalista» insieme.
La politica estiva, interpretata dal Cavaliere nella sua villa in Sardegna, suggerisce la mutazione in atto nel nostro sistema. Da Repubblica a Principato. Da democrazia parlamentare a mediocrazia personale(...) Mentre, al Nord, il condottiero alleato, Umberto, prepara le campagne irredentiste d´autunno, nel suo castello a Ponte di Legno.
Forse la mia proposta non era destinata a trovare sponde, sebbene Geremicca abbia avuto la bontà di rielabolarla in chiave leghista. Ma chissà!
Meglio, come propone Macaluso, rifondare oggi la Repubblica con l’avallo ed il contributo del popolo, piuttosto che rimpiangerla domani dalle pagine degli storici.
Credo che sia necessario riflettere attentamente sull'ipotesi di Geremicca, assolutamente sensata, nonostante per il momento il sentiero del dialogo appaia stretto e impervio. Ma quando si saranno spente le polemiche sulla giustizia e quando il Pd si sarà definitivamente lasciato alle spalle l’abbraccio giustizialista con Di Pietro, allora si potrà ricominciare a tessere il filo delle riforme senza bisogno di ricorrere a una Terza Camera di compensazione istituzionale che segnerebbe di fatto la sconfitta della politica
Ok se ne riparlerà ai primi di settembre, ma mi sembra che questa volta sindacie e governatori sono pronti all'accordo.
l'articolo linkato contiene uno schema riassuntivo preziosissimo sulla bozza in discussione
Attenzione che sul federalismo si dicono molte sciochezze che sono già divenute luoghi comuni e altrettanti paradossi ancora tutti da sciogliere come spiega Angelo Panebianco in un recente articolo che riassume la faccenda.
Il federalismo fiscale è essenziale. Un'intesa è possibile.
Calderoli adesso è l'uomo di fiducia del Pd
Dopo la scottatura del referendum sulla devolution, la Lega cerca un consenso largo in parlamento, consapevole finalmente che la Costituzione non può essere cambiata a maggioranza semplice.
Sulla riforma elettorale la Lega vuole evitare a tutti i costi il referendum di Guzzetta; se vincesse il sì sarebbe costretta a convergere nel Pdl.
Nel Pdl, sebbene Berluconi si terrebbe anche il porcellum, c'è una parte disposta a riaprire il dialogo e a chiudere la transizione; per loro la nostra piattaforma è accettabile, anche perché un'intesa sulle regole è gradita al Quirinale e non dispiace ai cittadini. Ma soprattutto perché senza la Lega, non avrebbe più la maggioranza.
La commissione Amato, la Attali de' noantri, è solo una trovata mediatica. Sul federalismo fiscale esamineremo caso per caso.
Ecco l'agenda di settembre scritta ad agosto
Su riforme e federalismo fiscale non c'è dubbio che cercheremo di avere con noi parte dell'opposizione, ma non sarà una passeggiata. Confido nelle capacità di Berlusconi, il quale, piaccia o no, è un grande leader.
Tanto per non farsi mancare niente c'è pura la polemica ferragostana sulla reintroduzione dell'Ici.
I Sindaci potranno applicare un'imposta unica solo dopo che verrà approvato il federalismo fiscale.
Capisco le ragioni politiche di Bossi, ma sono anche convinta che l'Ici sia una tassa ingiusta.
Ecoo le posizioni dei sindaci
Cacciari: favorevole
Alemanno: contrario
Domenici: una tassa unica per tutti gli immobili
L'uscita ferragostana di Bossi non è una semplice boutade e come da tradizione (appena ripristinata) esprime la linea autunnale del partito. Il messaggio è: Bossi comanda la Lega e il suo peso nel Pdl sotto fusione è più forte che mai
La lega sa che da settembre un nuovo accordo tra Pd e Pdl può cambiare le regole del gioco autonomamente ed è anche per questo che da mesi porta avanti il dialogo con un folto drappello del pd; quello che si sta verificando è una sorta di neoleghismo
Qui non stiamo a pettinare le bambole, date un'occhiata alla nostra agenda
Ecco le dichiarazioni di Calderoli al Tg1 e il pastone con le principali dichiarazioni dell'opposizione
Siamo SudIci©, siamo tanti e siamo pronti ad affossare la riforma da entrambi gli schieramenti.
ma lo ha fatto capire chiaramente
Io non gioco in difesa sulle riforme, sono pronto a confrontarmi col governo e a scavalcarlo a sinistra, come si diceva una volta.
Occorre uscire dall'orizzonte limitato sella bozza Calderoli, che è solo un punto di partenza.
Il federalismo non può essere solo localismo, ma è la grande occasione per risolvere la questione meridionale.
La gente è con me
Visto che si parte dalla nostra riforma costituzionale e dalla bozza delle Regioni, che sono per la stragrande maggioranza amministrate dal centro-sinistra, noi del Pd non possiamo non partecipare
La bozza definitiva sarà pronta ai primi di settembre, ma visto che l'ho disegnata io, intanto vi spiego come funzionerà l'Italia del federalismo.
Ringrazio il Pd, abbiamo iniziato a dialogare sul serio
Ci vorrà un anno e mezzo per il nostro federalismo, ma chi va piano, va sano e va lontano. Il nostro è un federalismo costruito dal basso che conviene a tutti, anche al Sud. Mi è piaciuto molto quello che ha detto Nichi Vendola.
Ci sono più vuoti che pieni. A parole accontenta ogni esigenza: meno tasse, più entrate, e le Regioni tutte contente. In Emilia diciamo che è un maiale fatto solo di prosciutti
Sulla proposta di Calderoli ho dei dubbi.
Attenzione tutti noi a non essere strabici. Abbiamo due occhi. Uno deve saper guardare al futuro del paese e disegnarlo in maniera più moderna. L'altro deve saper guardare qui e ora, all'Italia di oggi così com'è. Dare ossigeno ai redditi e alla sua economia, rilanciando il paese tutto intero e non facendolo giungere stremato al suo rimodellamento.
Premetto di avere un'idea unitaria del Paese. Penso però che il federalismo fiscale sia una grande opportunità soprattutto per il mezzogiorno. Ha sofferto moltissimo per l'irresponsabilità politica, ma anche tecnica della propria classe dirigente. Il federalismo fiscale obbligherà gli amministratori locali a utilizzare meglio le risorse. Se i governatori poi aumenteranno eccessivamente le tasse, saranno puniti dai propri elettori. Si potrebbe prevedere come ulteriore deterrente, un commissariamento politico per quegli amministratori che alzeranno eccessivamente ilprelievo fiscale.
La Febbre con Fabio Volo è un bel film
Il federalismo fiscale da solo non basta, chiederò maggiori competenze per la mia regione; e nel 2010 sarò ancora alla guida della Lombardia, ho la parola di Silvio.
La politica di agosto si esercita sull'agenda dettata da Silvio BErlusconi: Giustizia e Federalismo
Sono una pecorella smarrita, perciò i vescovi mi hanno voluto incontrare.
Sono disposto a tutto, pure a dare a Casini il mio ministero se vota il federalismo.
Per controllare le spese e rispettare un patto di solidarietà costituiremo una cabina di regia.
Vi sono due ingombranti ostacoli sulla strada che porta a realizzare il federalismo fiscale in Italia: le Regioni a statuto speciale e la questione meridionale.
Va bene il federalismo fiscale, ma solo se serve alla sussidiarietà. Questa è la sola chanche che i nostri paesi hanno per uscire dalla crisi. Il federalismo e basta invece potrebbe anche produrre un centralismo regionale.
L'esclusiva del dialogo sul federalismo di Pd e Lega non mi convince.
Il federalismo fiscale non è un tema di proprietà della Lega. Dobbiamo ragionare su un tema chiave come questo a tutto campo, con il governo, con le forze politiche e soprattutto con i governatori, anche di centro destra, come Formigoni e Galan. Sono i presidenti delle regioni gli interlocutori naturali, tanto quanto la Lega, se non di più.
Ecco la mia bozza-bis con uno schema sintetico dei nuovi punti cardine.
Io mi domando chi ci perde? Dovrà pur esserci qualcuno che ci perde e invece no qui pare che ci guadagnano tutti!
Ecco la mia pota di federalismo
Forse alla fine sarà celata nell'inganno linguistico di un altro nome, ma tra non molto ritornerà l'Ici
L'Ici non tornerà mai, altrimenti ci rincorreranno coi forconi.
Il federalismo responsabilizza i cittadini...
Recuperate la bozza Calderoli sul federalismo
Prendetevi mezza giornata per studiarla
Ripetetevi il mantra della semplificazione prima di addentrarvi nella nuova giungla federale
A fine serata finalmente abbandonatevi ad un pianto liberatorio
...forse un po' troppo!
Aboliremo l'Ici, avete capito bene, aboliremo l'Ici su tutte le prime case. E'una decisione coraggiosa, ma profondamente sentita.
Guarda il video!
Il ministro Tremonti, vero dominus della traduzione in accordo politico dell'istanza federalista, dovrebbe rispondere ad un paio di domande. Come mai verranno tassati di nuovo i patrimoni, nonostante le promese di Berlusconi e perfino la macchina, il bene più amato dagli italiani, continuerà ad essere tartassata; ma non s'era detto aboliremo il bollo e abbetteremo le accise della benzina. La gente si aspetta delle risposte.
Pensare che la riforma dello Stato sia in mano a Calderoli e compagni mi atterrisce.
Mi dispiace che Berlusconi e Fini siano disponibili a farsi ricattare cosi’ dalla Lega. Dimostrino un po’ piu’ di coraggio se ne hanno.
Abbiamo detassato la prima casa e resta detassata.
Piuttosto che rimettere l'Ici o qualunque tassa in più sono disposto a bruciarmi davanti al Quirinale.
Ma l'Ici serve è usata in tutta Europa
Il governo non è abbastanza chiaro. Qui rischiamo di fare un poapocchio!
La vera tassa di cui Berlusconi farebbe volentieri a meno non è l'Ici, ma è la Lega. Non c'è argomento ormai su cui i padani non giochino a rialzo, con Bossi che continuamente va ripetendo che l'accordo sulle riforme va fatto con il Pd
Il federalismo va approvato nel prossimo Cdm come da accordi. Non è fretta, è una questione politica, Bossi deve portare al suo popolo un risultato alla cerimonia del Po a Venezia domenica prossima
A questo punto è evidente l'affanno della Lega tra i sindaci che gli chiedono una cosa e il governo che ne vuole un'altra
Bisogna cercare di fare insieme le riforme istituzionali e di farle bene, di modo che eventuali cambi di maggioranza non comportino una serie interminabile di controriforme. Il federalismo può essere una grande opportunità per creare un paese più unito e moderno.
IL FEDERALISMO NON SARA' UN PRANZO DI GALA
La casa porta ai sindaci 27 miliardi di autonomia
Ps
Ottimo il grafico annesso sulla composizione dei tributi che si pagano sulla casa
Anche le regioni devono ridurre le spese di brutto, soprattutto sanità e assistenza sociale. Ecco le tabelle con le simulazioni in base al ddl Calderoli.
Il federalismo rinviato, ma la Lega non ci sta e alza la voce
E' andata bene
Non ci sarà federalismo fiscale senza una riforma condivisa dello Stato
No scusate, dico, ma dove sono finite le risorse per i comuni
Bisogna combattere chiusure ed egoismi nelle regioni più sviluppate
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