Batto i dentici, mi tremano i gamberi ed ho il nasello gelato.
Che mazzancolla che ho preso, ostrica!
Per lei ho perso il tonno, che di notte mi sveglio di polpo.
Nel suo cuore calamaro e qualcun altro salirà,
Ma che si seppia, signorina, se vorrà le darò totano quel che potrò.
Perché siamo bagnati come acciughe
Io spada e lei vongola.
...e speriamo che non sia una cozza!
Nessun commento:
Posta un commento