giovedì 29 gennaio 2009

Buongiorno

Senza sonoro

Sto attuando un esperimento. Appena nei tg compare la faccia di un politico dichiaratore, tolgo il volume e il video si trasforma in un acquario di grisaglie boccheggianti. E' che le loro parole non pesano più. Anche nei casi in cui non siano insulti, recriminazioni e fumisterie, vengono comunque smentite dai comportamenti, quando non dalle stesse labbra che le hanno pronunciate. Molto più interessante la gestualità. Il leader dell'opposizione di centrosinistra ciondola come un Obama a cui hanno dimenticato di ricaricare le pile. Il premier, specie nella camminata, ricorda Berlusconi, quel politico più anziano che governava parecchi anni fa. I dichiaratori professionali di scuola pannelliana, da Rutelli a Capezzone, guardano fissi in camera come se stessero recitando il dettato alla maestra. Ma i più spaventosi sono i leader dell'opposizione di destra: Di Pietro e Beppe Grillo. L'ex comico ha le vene del collo gonfie e la bocca sempre aperta in un urlo degno del quadro di Munch. Invece l'ex inquisitore solleva indici, gonfia gote e strabuzza occhi. Con queste pose gladiatorie pensano di svegliare le menti dei conformisti. In realtà rischiano solo di spaventarli e di creare imbarazzo in chi conformista non è. Nei momenti di panico le urla degli sfascisti servono quanto le barzellette degli ottimisti, cioè nulla. Aiuterebbe di più uno sguardo pacato e assertivo che, senza aggredire nessuno, ci dicesse che siamo nei guai ma che ce la possiamo fare. Chi ne trovasse uno, è pregato di non segnalarlo ai partiti: lo farebbero fuori in un secondo.

L'ottimo Gramellini


Rico's touch

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