martedì 24 marzo 2009

Atrocità, onta, ripulsa: l’olio nella Cacio e Pepe non va!

Atrocità, onta, ripulsa: l’olio nella Cacio e Pepe non va
tramite Dissapore di Massimo Bernardi il 24/03/09

Non ci ho dormito stanotte. Per un momento ho valutato la possibilità di andare da Salvatore Tiscione, il cuoco della trattoria Felice a Testaccio, e di chiedergli perché mette l'olio nella Cacio e Pepe (sfrontato!, lo dice pure nel video). Poi ho deciso più realisticamente di darmi un limite, ho afferrato la bibbia—Le ricette regionali italiane di Anna Gosetti della Salda—e a pagina 696 alla voce ingredienti ho letto d'un fiato: pecorino grattugiato non piccante, sale, pepe. PUNTO. Ps. nemmeno se me lo dice il New York Times che quelli di Felice sono i tonnarelli cacio e pepe della vita me ne faccio una ragione: l'olio non va. Sbaglio?

Ispirazione: una conversazione intercettata ieri su Friendfeed.

*La miglior cacio e pepe di Roma la fa Primo al Pigneto, che amalgama pecorino e parmigiano 50/50 con una buona mestolata di brodo caldo, ma non bollente e poi ci tuffa dentro i tonnarelli appena sciacquati sotto l'acqua fredda


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