mercoledì 24 giugno 2009

Ancora morte e tristezza a piazza Baharestan


Guns versus ‘the greatness of God’, armed forces versus mobile phones, batons versus mourning, lies versus cameras, state-run television versus twitter, bullets versus Facebook, power versus dignity… who wins?

Raccontano due corrispondenti del Financial Times:
Funziona così con i Basij. Mentre attraversi la città e magari sei bloccato nel traffico, questa specie di ronde appaiono e compiono il loro raid. Improvvisamente tutte le comunicazioni vengono schermate (probabilmente usano un jammer, ndr).

Paulo Coelho sul Corriere della sera racconta del suo amico Arash, riconosciuto nel video mentre soccorreva Neda e contattato via email per assicurarsi della sua salute in queste ore di persecuzione. Arash ora è a Londra.



*Al Foglio stanno seguendo tutto e preparano speciali
**Ha ricordato Alberto Negri sul Sole 24 Ore che 1 secolo, 1 anno e 1 giorno fa, in questa stessa piazza ci fu il colpo di stato con il bombardamento del parlamento

1 commento:

Gianfranco Fini ha detto...

Credo che non ci possa essere
alcuna motivazione di real politik o di carattere economico tale da impedire alle coscienze di esprimere il loro sdegno per quello che sta accadendo in Iran