domenica 5 luglio 2009

In Italia non se ne parla?

Leggo oggi dalla prima pagina del domenicale color salmone di Confindustria la recensione firmata Sergio Luzzato di un libro, che spiega come i politici di oggi stiano raccontando il '900, dipinto prevalentemente come cimitero morale degli ismi, ma tuttavia un po' trascurato come culla di democrazia e di riusciti esperimenti sociali, tanto da far parlare l'autore di un european way of life, a cui oggi perfino l'amministrazione di Obama sta guardando. Uno dei capitoli s'intitola "Lo Stato senza Stato: perché il Belgio è importante", ma in questo caso non importante come modello, ma come avvertimento. E' la prova del destino a cui va incontro uno stato sociale dalle solide tradizioni (una specie di Svezia nel cuore dell'Europa), quando prevalgono le spinte glocal di regioni più ricche tese alla richiesta di maggior decentramento e autonomia dallo Stato che si accolla il piombo di regioni più povere: lo strappo tra fiamminghi e valloni può portare al dissolvimento del Belgio come stato unitario, al cospetto di Bruxelles, che improvvisamente si ritroverebbe capitale di tutto e di niente. Tutto questo non ci ricorda qualcosa?

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