mercoledì 19 marzo 2008

Bush: un presidente con l'occhio lungo


Per correttezza e completezza di informazione allego la fonte relativa alle dichiarazioni di Bush (rapporto del dipartimento di Stato Usa) sulla Cina fuori dalla black list dei paesi "cattivisssimi" del pianeta.

Washington, 11 mar. (Adnkronos) - A cinque mesi dalle Olimpiadi di Pechino, gli Stati Uniti 'regalano' alla Cina la cancellazione dalla 'lista nera' dei Paesi che violano i diritti umani. Nel rapporto del 2007 del dipartimento di Stato americano sui diritti umani fra i 'cattivi' entrano invece Siria, Uzbekistan e Sudan. Nessuna spiegazione viene data delle ragioni per cui l'amministrazione di Washington ha deciso di cancellare la Cina dai Paesi accusati di gravi violazioni, pur ribadendo che "i dati complessivi sui diritti umani restano scarsi" in riferimento all'anno appena concluso. I dieci più 'cattivi' - fra i quali figurava Pechino nei rapporti del 2005 e del 2006 - sono: Corea del Nord, Myanmar, Iran, Siria, Zimbabwe, Cuba, Bielorussia, Uzbekistan, Eritrea e Sudan. Per il 2007, la Cina viene classificata tra i Paesi autoritari, che hanno avviato riforme economiche e cambiamenti sociali senza però aver "intrapreso riforme politiche democratiche".
In Cina, sottolinea ancora il rapporto, sono stati "irrigiditi" i controlli "sulla libertà religiosa in Tibet e nello Xinjiang e il trattamento degli attivisti a Pechino è peggiorato", mentre "il governo continua a controllare, perseguitare, arrestare attivisti, scrittori, giornalisti, avvocati e le loro famiglie, molti dei quali cercano di esercitare i loro diritti in base alla legge".
Il documento del dipartimento di Stato americano cita poi miglioramenti in quattro Paesi dal 2006: Mauritania, Ghana, Marocco e Haiti. Piccoli progressi se non nulli sono stati registrati in Nepal, Georgia, Kirgizistan, Iraq, Afghanistan e Russia, mentre la situazione è peggiorata in Pakistan, Bangladesh e Sri Lanka.

1 commento:

Anonimo ha detto...

E basta con questi copia e incolla, Nanni! :-)