Concordo con Ricky. La pena di morte non serve a nulla (a proposito segnalo per chi non lo consocesse un librettino di Albert Camus, "Riflessioni sulla pena di morte", davvero illuminante). Certezza della pena. Ecco cosa servirebbe. Ma ricordo che viviamo in un Paese dove le condanne passate in giudicato non costituiscono un precedente, non sono nemmeno considerate un elemento discriminante per la scelta di deputati e senatori, e dove la giustizia è amministrata con estrema leggerezza e superficialità (anche se va detto da giudici oberati da un carico di lavoro intollerabile per qualunque democrazia). Dunque questa è la giustiizia che ci meritiamo. Tutti a casa e passerà la nottata.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi Per chi si fosse perso la clip su youtube del matto al volante è la più vista di oggi. http://youtube.com/watch?v=7l_5aOk9PF0
Sottoscrivo. Ma oggi sul Corriere non mi è piaciuto il "processo" fatto al padre.. che c'entra lui??? Chi se ne frega se è un padre severo o meno, se era "un dirigente controverso" o meno.. L'assassino è il figlio, Friedrich Vernarelli, che con la SUA idiozia ha ucciso due ragazze, in un attimo. E voglio che PAGHI per quello che ha fatto, che sconti la sua pena fino all'ultimo giorno di condanna.
Questo avvenimento dagli esiti giudiziari così scontati ai più (perlomeno in un paese democratico e civile) darà invece nuovamente prova, alla lunga, di quanta acqua fa il nostro sistema giudiziario...tra qualche anno questo sarà ancora "in pista"!
certo, guai al giudice, ma per chi, come me, non ha l'obbligo di mantenere una linea guida rispetto ad un giuramento, la mia del tutto personale legge morale mi spinge ad estremizzare un concetto: pur non applicandosi direttamente a questo caso, solamente perchè l'omicidio diciamo che è stato "colposo", per me chi toglie una vita, figuriamoci più di una, in maniera premeditata, violenta, e con l'aggravante dell'accanimento, non ha più diritto alla vita. Questo demente che probabilmente non è abituato a distinguere la realtà dalla sua fantasia fatta di soldi, assenza di problemi, corse in una città tutta sua e youtube, la deve pagare in maniere ESEMPLARE. Conclusione: quella vita che avrebbe condotto da qui fino alla fine naturale della sua esistenza non deve certo essere strozzata fino ad scomparire, ma almeno schiaffeggiata, schernita, definitivamente ammaccata da una punizione chi gli ricordi sempre cosa ha fatto, la distruzione di due vite e due famiglie, e questa vita non deve poter essere più tranquilla, mai più.
IRLANDESI INVESTITE: IL PIRATA, VOGLIO ANDARE IN PRIGIONE
"Avvocato voglio pagare con la galera, rinuncio agli arresti domiciliari". Cosi' Friedrich Vernarelli ha chiesto al suo legale di regolare i conti con la giustizia, Lo rende noto suo padre Roberto Vernarelli. "Ho parlato con mio figlio - spiega il genitore - di quello che e' successo anche se e' ancora sotto shock e gli ho chiesto di assumersi ogni responsabilita'. Gli ho chiesto di rinunciare agli arresti domiciliari". "Mio figlio - spiega ancora Roberto Vernarelli - si e' detto assolutamente d'accordo e ha chiamato l'avvocato, che e' venuto a casa, e gli ha comunicato la sua decisione di rinunciare agli arresti domiciliari e di essere punito immediatamente con la galera".
9 commenti:
Come d'altronde ha detto il padre..."E'solo una bamboccione"!! Ma povero Friederich!
Concordo con Ricky. La pena di morte non serve a nulla (a proposito segnalo per chi non lo consocesse un librettino di Albert Camus, "Riflessioni sulla pena di morte", davvero illuminante). Certezza della pena. Ecco cosa servirebbe. Ma ricordo che viviamo in un Paese dove le condanne passate in giudicato non costituiscono un precedente, non sono nemmeno considerate un elemento discriminante per la scelta di deputati e senatori, e dove la giustizia è amministrata con estrema leggerezza e superficialità (anche se va detto da giudici oberati da un carico di lavoro intollerabile per qualunque democrazia). Dunque questa è la giustiizia che ci meritiamo. Tutti a casa e passerà la nottata.
COme diceva Piero Calamandrei (insigne giurista): guai al quel giudice il cui verdetto sia animato da un sentimento di vendetta e non di giustizia.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
Per chi si fosse perso la clip su youtube del matto al volante è la più vista di oggi.
http://youtube.com/watch?v=7l_5aOk9PF0
Sottoscrivo. Ma oggi sul Corriere non mi è piaciuto il "processo" fatto al padre.. che c'entra lui??? Chi se ne frega se è un padre severo o meno, se era "un dirigente controverso" o meno.. L'assassino è il figlio, Friedrich Vernarelli, che con la SUA idiozia ha ucciso due ragazze, in un attimo. E voglio che PAGHI per quello che ha fatto, che sconti la sua pena fino all'ultimo giorno di condanna.
Questo avvenimento dagli esiti giudiziari così scontati ai più (perlomeno in un paese democratico e civile) darà invece nuovamente prova, alla lunga, di quanta acqua fa il nostro sistema giudiziario...tra qualche anno questo sarà ancora "in pista"!
Sandro, datti da fare con il tuo primo post di prestigio! Lo attendiamo con ansia...
certo, guai al giudice, ma per chi, come me, non ha l'obbligo di mantenere una linea guida rispetto ad un giuramento, la mia del tutto personale legge morale mi spinge ad estremizzare un concetto: pur non applicandosi direttamente a questo caso, solamente perchè l'omicidio diciamo che è stato "colposo", per me chi toglie una vita, figuriamoci più di una, in maniera premeditata, violenta, e con l'aggravante dell'accanimento, non ha più diritto alla vita. Questo demente che probabilmente non è abituato a distinguere la realtà dalla sua fantasia fatta di soldi, assenza di problemi, corse in una città tutta sua e youtube, la deve pagare in maniere ESEMPLARE. Conclusione: quella vita che avrebbe condotto da qui fino alla fine naturale della sua esistenza non deve certo essere strozzata fino ad scomparire, ma almeno schiaffeggiata, schernita, definitivamente ammaccata da una punizione chi gli ricordi sempre cosa ha fatto, la distruzione di due vite e due famiglie, e questa vita non deve poter essere più tranquilla, mai più.
IRLANDESI INVESTITE: IL PIRATA, VOGLIO ANDARE IN PRIGIONE
"Avvocato voglio pagare con la galera, rinuncio agli arresti domiciliari". Cosi' Friedrich Vernarelli ha chiesto al suo legale di regolare i conti con la giustizia, Lo rende noto suo padre Roberto Vernarelli. "Ho parlato con mio figlio - spiega il genitore - di quello che e' successo anche se e' ancora sotto shock e gli ho chiesto di assumersi ogni responsabilita'. Gli ho chiesto di rinunciare agli arresti domiciliari". "Mio figlio - spiega ancora Roberto Vernarelli - si e' detto assolutamente d'accordo e ha chiamato l'avvocato, che e' venuto a casa, e gli ha comunicato la sua decisione di rinunciare agli arresti domiciliari e di essere punito immediatamente con la galera".
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