lunedì 18 agosto 2008

Perché è un bravo ragazzo!


Cosa è accaduto alla politica estera di Bush in questi anni? Come è cambiata? Chi sono i nuovi protagonisti in Iraq, Afghanistan, North Korea, Iran, Israele e Palestina?
Ma soprattutto come sono trattati i nuovi interlocutori in questo post-american world?
Queste sono le domande a cui risponde Fared Zakaria in questo lungo articolo di fondo sul Newsweek e con un certo brivido scopriamo che molti degli Stati della vecchia Europa, se continueranno a parlare singolarmente conteranno molto, ma molto di meno!

Articoli precedenti
Good morning America - di Nanni
Il grande Bo - di Rico

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nel crepuscolo di Bush, la balbettante risposta americana alla guerra russo-georgiana riflette il vuoto strategico di questa amministrazione.

Anonimo ha detto...

The way of the world, il nuovo libro del giornalista premio Pulitzer Ron Suskind dimostrerebbe - prove alla mano - che nel 2003 il governo Bush avrebbe ordinato alla CIA di realizzare un documento completamente fasullo per far ricadere su Saddam la colpa dell’11 settembre.

Per la precisione, Bush avrebbe ordinato di realizzare una finta lettera, retrodatata e scritta a mano, rivolta dai servizi segreti iracheni al presidente Saddam Hussein, che provasse il coinvolgimento dell’Iraq nell’attentato e anche il suo possesso di armi di distruzione di massa.

Tale documento fasullo, che avrebbe dovuto inchiodare il regime di Saddam a responsabilità che non ha mai avuto, costituirebbe invece la prova di un gravissimo crimine internazionale perpetrato dal presidente Bush. Uno scandalo, questo, che fa tremare la Casa Bianca e rende improvvisamente più che concreta la possibilità dell’impeachment per il presidente uscente.

Anonimo ha detto...

George W. Bush è il Truman della nostra era e la sua politica estera è stata un successo