martedì 12 maggio 2009

Selvaggi sentimentali

Ne parlavamo anche dalle mie parti l'altro giorno. A parte internet, facebook e blog vari, che fine hanno fatto i luoghi di aggregazione dove si elaboravano con entusiasmo le nuove idee: i caffè, le case editrici, le radio, le redazioni, i luoghi di lavoro in genere. Oggi se ne è parlato al Venice Session di Telecom. Qui l'intervento (verboten). Un po' come ha detto Giulio Anselmi nel suo commiato alla redazione.

1 commento:

Renato Brunetta ha detto...

In origine i salotti erano altra cosa», scrive Brunetta, «luoghi di potere, certo. Ma soprattutto cenacoli che, aggregandosi intorno a personalità femminili di grande valore, venivano frequentati dagli esponenti più brillanti del mondo letterario, artistico e politico. E non di rado vi nascevano idee e tendenze destinate a influenzare buona parte della società dell’epoca. Quelli invece di cui ho conoscenza, che ho evitato e che continuo a non voler frequentare non hanno purtroppo nessuna delle caratteristiche che hanno reso celebre la seicentesca Chambre Bleue della marchesa de Rambouillet, il settecentesco Salon de la rue de Bac di Madame de Staël oppure l’ottocentesco salotto milanese della contessa Clara Maffei