domenica 20 settembre 2009

Corto di Stato


Ci mancava solo il Golpe, il colpo di Stato. Argomento che ciclicamente ritorna nei dibattiti e (spesso) nelle esternazioni dei nostri politici. L'ultimo in ordine di tempo il ministro Brunetta che da Cortina (sic!) ha (stra)parlato di "elite" non meglio specificate (a nulla infatti valgono le "non spiegazioni" di oggi, in un'intervista a Il Giornale) che mirano appunto a "far cadere il governo". Supposte forze oscure che si muovono nella "rendita parassitaria, burocratica, finanziaria ed editoriale italiana" e bla bla bla. Ma basta! Confesso che mi è ormai insopportabile il continuo ed incessante diritto di tribuna che riserviamo a chiunque, in questo paese, ricopra un incarico parlamentare. Selve di microfoni in ogni dove per chicchessia. Eppoi meeting, feste, tribune, workshops e similitudini varie che, se paragonate al famoso "paese reale", risuonano come anacronistiche masturbazioni mentali per pochi intimi. Se aggiungiamo poi che le piccole esternazioni del Ministro arrivano nelle ore in cui il Paese rende omaggio ai caduti a Kabul, beh, paiono ancora più stonate e fuori luogo. Basta, Ministri, deputati, senatori etc. etc. etc. ... con le vostre uscite, le vostre teorie, le vostre idee di complotto, i vostri giudizi su questo e quello: qualunquisticamente Vi chiediamo di andare a lavorare senza infastidire gli italiani con le vostre chiacchier(at)e. E adesso dite pure che siamo populisti, qualunquisti, antipolitici e quello che vi pare: ma fatelo in silenzio, per favore.

2 commenti:

Michele Serra ha detto...

Se il ministro Brunetta, piuttosto che un iracondo e un demagogo, fosse una persona ragionevole, e davvero parlasse per conto del popolo italiano e nei suoi interessi, saprebbe che il nostro Paese, nell’ultimo paio di secoli, ha molto patito non già a causa delle élite, ma della loro gracilità, o mancanza. Se, per esempio, la grande borghesia conservatrice non fosse stata spazzata via dalla piccola borghesia reazionaria e malaffarista che ha schiantato il senso dei diritti e il senso dei doveri, e oggi regge il timone del Paese, magari avremmo ancora ministri come Visentini e non come Brunetta.

01 ha detto...

Scusate, ma a parte la fila per menare Brunetta, manco fossimo nell'aereo più pazzo del mondo, mi pare che c'è la fila pure per prendere a calci nel sedere l'elite di questo paese. Elite poi, mais quelle orreur!