mercoledì 23 settembre 2009

Per chi ancora non lo sa è nato un nuovo giornale satirico


Salta un tappo di champagne nella festosa atmosfera di redazione, che Luca Telese oggi ci racconta con tanti gustosi particolari. Come ha scritto Christian Rocca del Foglio, ALLACCIATE LE MANETTE, SI PARTE! E si parte veramente col botto. L'apertura è Indagato Gianni Letta. Sembra quasi il verso alle famose prime pagine taroccate del Male, Arrestato Ugo Tognazzi, peccato però che la notizia sia vera e che solo Repubblica, contrariamente a quanto dice questa mattina Marco Lillo ad Omnibus, l'abbia data il 4 aprile a pag. 17 con un trafiletto nella cronaca giudiziaria e il giusto rilievo per la semplice apertura di un'indagine che si usava nel giornalismo, prima dello scoppio della guerra di carta del duplex Feltri-Belpietro vs Largo Fochetti. Insomma da oggi c'è chi raccoglie il testimone di Zac, Sparagna, Vincino e rivendica il diritto alla cazzata! Siate indulgenti.

PS
Per i feticisti di queste cose cercasi primo numero cartaceo e link alla scansione della prima pagina

1 commento:

Il Fatto Quotidiano ha detto...

La direzione de Il Fatto Quotidiano, in relazione alla nota diffusa da Palazzo Chigi precisa che la richiesta di trasmissione degli atti alla Procura di Lagonegro da parte del Procuratore Generale della Cassazione è stata messa a disposizione dei lettori sul sito internet del quotidiano: www.ilfattoquotidiano.it. Nel provvedimento pubblicato on line si legge che: “si registra una radicale divergenza di opinioni fra il pm di Potenza e il pm di Roma. Il pm di Potenza …ritiene concretamente ipotizzabili alcuni reati fine (323,353,640 bis)”, cioé abuso d’ufficio, turbativa e truffa. Mentre la Procura di Roma non li ritiene configurabili per varie ragioni. La Procura generale della Cassazione stabilisce che nessuna delle due procure è competente e invia il fascicolo a Potenza perché lo giri a Lagonegro. E aggiunge che “la definizione della competenza allo stato attuale non preclude e anzi sollecita lo svolgimento di opportune indagini”. Pertanto la direzione de “Il fatto” conferma che:
1) Gianni Letta è indagato per abuso d’ufficio, truffa e turbativa.
2) I magistrati di Roma non hano alcuna competenza ad occuparsi dell’indagine sui reati suddetti; 3) La Procura di Lagonegro è stata stimolata a svolgere “opportune indagini” sui presunti reati di abuso, truffa e turbativa descritti nell’articolo odierno de “Il Fatto”.
4) I presunti reati del sottosegretario Letta non sono quindi stati oggetto di archiviazione né a Roma né altrove.