venerdì 22 febbraio 2008

Bevi la Coca Cola che ti fa bene


DAL MEDICO
Riccardo: "Senta dottore, cosa posso fare per questa influenza intestinale che da qualche giorno non mi dà tregua?"
Dottore: "Eheh.. ha anche febbre vero?"
R: "Sì, l'altro giorno 38, ieri niente e sono andato al lavoro; stanotte invece sono stato male, e ora ho 37".
D: "C'è un solo metodo per combattere questa influenza. Io ora glielo dirò, ma a lei sembrerà molto strano. Però vedrà che in un giorno starà bene".
R: "Dica dottore".
D: "Venti gocce di Novalgina, tre volte al dì, in un bel bicchiere di Coca Cola!"
R: "......."
D: "Vedrà che stasera starà già meglio. Un bel bicchierone mi raccomando. Tre volte al dì. Con la Novalgina".
Anche se non guarirò, da oggi lo stregone del Pigneto è ufficialmente il mio mito.

5 commenti:

Silvia ha detto...

... senti Riccardo... magari prima di prenderlo tieni il cellulare con il mio numero avviato... almeno se ti succede qualcosa so come spiegarlo all'ambulanza che ti viene a prendere... ok?

nanni ha detto...

"... con tutte quelle, tutteee quelle mediciiineeee ...". Ric, d'accordo il consiglio dello stregone ma ricordati che il Vasco citato è pure l'autore di "fegato, fegato spappolato", dunque, fossi in te ... ricorrerei ai bei vecchi rimedi naturali di un tempo ... tipo riso in bianco, canarini ...

Anonimo ha detto...

Non lo so...Muori sai!!!
Cmq complimenti baffo... proprio carino "Prestigio e Scioltezza"!!!

Unknown ha detto...

Rosa: secondo me questa più che una cura è una " droga ", considendo che la novalgina è un medicinale non adatto a tutti, poichè abbassa la pressione arteriosa.

Unknown ha detto...

È vero che la Novalgina abbassa la pressione appunto si prende con la Coca-Cola. Ma vi assicuro che è molto efficace e vi riprendete subito. E poi ci scandalizzano per questa miscela? Ma sapete quante medicine fanno male e sono pure cancerogene e non lo dicono?almeno questa risolve il disagio della nausea, vomito e diarrea e ti rimette subito in sesto! Ewwiwa lo stregone del Pigneto carissimo il mio dottore